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All’arrivo dei Franchi di Carlo Magno, nel 774, il territorio bergamasco è una realtà bene organizzata, con una città completa, efficiente, cinta da mura sicure e dintorni altrettanto organizzati. Carlo Magno concede ai Canonici di San Martino di Tours il diritto alle decime. E’ proprio in questo periodo che sorge, nel nostro paese, la prima chiesa. Probabilmente era una cappella, dedicata proprio a San Martino e ubicata dove oggi si trova la chiesetta detta “di San Martino vecchio”. Nell’847 viene redatto un documento ufficiale nel quale viene citato, per la prima volta, il nome del nostro paese, che successivamente sarà citato molte altre volte, in documenti sempre più numerosi. Il periodo delle Signorie, con le crudeli, continue lotte tra guelfi e ghibellini, porta di nuovo lutti e distruzioni; nel 1399 viene emessa l’ordinanza per la popolazione di abbandonare il paese; come in altri paesi, come Scanzo, Rosciate, Brusaporto e altri. Torre, di parte guelfa, viene quasi completamente distrutta.

La pace torna con l’arrivo di Venezia: la dominazione veneta regala alla città e al territorio di Bergamo nuova serenità e prosperità. Non mancano, comunque, periodi neri, come le carestie e le pestilenze che si succedono per molto tempo, decimando la popolazione. Con la peste del 1630, muore oltre la metà degli abitanti di Torre Boldone. 

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Per evitare il contagio, ma anche perchè non era possibile fare diversamente, i morti di peste vengono sepolti in una grande fossa comune, nella località Ronchella. Proprio lì, ancora oggi, sorge la chiesetta chiamata “dei mortini” in ricordo di tutte le vittime di quella pestilenza.

Occorre attendere fino al 1700 per vedere nascere la prima scuola a Torre; nel 1739 ha inizio la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, in posizione più centrale rispetto a tutte le “frazioni” sparse sul territorio.

Poi iniziano le dominazioni austriache e francesi.  Sono proprio i francesi a sopprimere i conventi, a confiscare le chiese e i loro tesori; nel 1801, ancora i francesi istituiscono la “leva” e la tassazione, entrambe obbligatorie. Alla fine della dominazione francese inizia un lento ritorno alla normalità.. .

Con il documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25 ottobre 1950, il Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, concesse al Comune di Torre Boldone, che ne aveva fatta richiesta, uno stemma e un gonfalone.

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